18 febbraio 2015

AlterArte - Chess

Chess - End Yuòrrol

E niente, mica m'entrava in testa la corretta posizione iniziale degli scacchi.
Solo il fatto che la scacchiera debba avere la casella bianca in basso a destra per i giocatori, solo questo ero riuscito a memorizzare.
Poi con il Re e la Regina ho sempre fatto casino sulla cella dello stesso colore o del colore opposto a quello del pezzo.
Per quanto cercassi, non riuscivo a far funzionare nessun trucchetto che mi risolvesse la questione.
Poi France, reduce da un tot di lezioni di scacchi a scuola - e sì che è una bella cosa - candidamente mi fa: la Regina sta sulla casella del suo stesso colore, perché è una donna e ci tiene ad avere l'abito in tinta.
Ci voleva questo passaggio per l'impressione a fuoco.
Bon, apposto.

13 febbraio 2015

Leggere è un po' come fare all'amore

Più precisamente: NON leggere è un po' come NON fare all'amore.
Nel senso che quando non lo fai - per mancanza di voglia, di tempo, di materia prima o banalmente perché sei preso da altro - tendi a dimenticare quanto farlo sia - come dire? - potente.
E vale anche per quando lo fai male, in fretta, controvoglia in quella mezz'ora rubata al sonno la sera... anche così ti scordi e rimuovi quanto sia forte quell'emozione e come si autoalimenti della sua stessa fiamma quando e se ti ci dedichi con calma, passione e magari anche con una certa frequenza.
È poi, d'improvviso, quando ti ricapita di sfilare una mutandina di sfilare un libro dallo scaffale di una biblioteca e di tuffarcisi dentro con tutto te stesso, che ti chiedi se sei pazzo, o se sia un meccanismo di inconscia e ragionevole follia a preservare la sanità della tua mente, passando una patina opaca sui tuoi ricordi di vacche grasse in amore e lettura quando sei al pascolo con le vacche magre.
E sì, son tornato dalla biblioteca, ieri sera, con il seguente bottino:
La settimana bianca - Emmanuel Carrère
L'ho preso perché consigliato da sa'a
Vite che non sono la mia - Emmanuel Carrère
Idem
L'opera struggente di un formidabile genio - Dave Eggers
Intanto per il titolo, che meraviglia, e poi in preparazione a Il cerchio che voglio leggere subito dopo.
Il piccolo amico - Donna Tartt
In preparazione a Il cardellino che è virtualmente già sul mio comodino.

12 febbraio 2015

facileincazzarsi.it

Non l'avevo mica capito a cosa era riferito il "facile" nell'url del sito che compara i premi assicurativi e va per la maggiore.
Poi ho fatto un preventivo e il mistero mi s'è rivelato.
Funziona così, ve lo dico perché magari salvo qualche fegato: ti fanno compilare un form dove - giustamente - ti chiedono tutti i dati necessari per poter ottenere i preventivi dalle varie Compagnie.
E poi te ne mandano una quindicina che, inspiegabilmente ma qui non voglio indagare, vanno da 277 a 1.225 euri.
L'aspetto grave è che questi preventivi, seppure all'apparenza formalizzati, sono quanto di più farlocco ci possa essere, sono banconote da 300 euri.
Va che poi se li rimangiano, via via a partire dal più basso - che tu hai ottimisticamente accettato - e su su, uno via l'altro, con mezze scuse e/o ammissioni d'incompetenza uniche.
Caro Facile, ma se non sei in grado di recuperare tutte le info con i form predisposti - da te! - o se le incameri ma non hai la competenza per gestirle, e questo - Nota Bene - è il tuo core-business, ecco... dovresti dedicarti ad altro.
Da me quando si produce un preventivo al cliente ci s'impegna a tutti gli effetti e, se il preventivista ha sbagliato, è l'azienda che si assume gli oneri dell'errore non certo il cliente.
Alla fine poi, risalendo la china dei preventivi verso i prezzi più alti, ne abbiamo trovato uno su cui tutte le parti in causa erano pronte a brindare, manco a dirlo molto meno conveniente degli specchietti per allodole arrivati in prima battuta. Ma tant'è, la serietà pare facoltativa.
Poi non è tanto per la spesa che ci resti male ma per l'impalcatura dolosa che ti crolla addosso.
In fundo, per pagare con carta di credito ho pure dovuto comunicare i dati telefonicamente ad un operatore.
Mah... basisco.

10 febbraio 2015

Per legge superiore (*)

Oh, scrittori contemporanei, animo in pace, il più bravo di tutti è Giorgio Fontana.
Non che lo scopra io, intendiamoci, semmai Ella, però ve lo consiglio come foste figli miei.
Non leggo moltissimi romanzi di gente viva, anche perché i morti sono in numero maggiore e la statistica fa il suo lavoro, ma quando lo faccio è raro imbattersi in uno scrittore vero. In uno che scrive talmente bene che sarà ricordato come scrittore anche quando sarà morto (tra mille anni e mille libri, facciamo).
Compiutezza di linguaggio e una dannata purezza espositiva che scaturisce da un percorso di studio, da applicazione e metodo, da una rigorosa scelta dei vocaboli.
Una semplicità picassiana, per certi versi, e uno stile volutamente privo di fuochi artificiali stilistici.
Alla fine la sua scrittura ti colpisce senza darti l'impressione di volerlo fare, e questo è un gran merito: è una dote dello Scrittore essemaiuscolato.
È sempre così fastidioso quando il novelliere di turno cerca di sbatterti in faccia ad ogni pagina, ad ogni similitudine, ad ogni costruzione di frase, la sua presunta, o magari anche reale, abilità letteraria. A meno che il cristo in questione non si chiami Chuck Palahniuk, ovviamente.

(*) - 3,9 carver

5 febbraio 2015

Schiacciatine mondiali

Mi ricordo un costume da bagno terribile, rosa con delle margherite gialle, un guru ante litteram, che mia madre non so come non so perché decise di comprarmi.
E io l'ho pure indossato per un paio di estati, al mare, in quel di Caletta di Castiglioncello, pure se mi sfottevano, ma giustamente, un po' tutti.
Lo sapete che a Castiglioncello fanno la schiacciatina più buona del mondo? Sì, al bagno Salvadori.
E le vedo le vostre facce scettiche e li sento i vostri discorsi "ma senti questo! ma vuoi mettere con quella che fa il tizio o quella che fa il caio" e io sorrido benevolo, e vi perdono, perché non sapete quello che dite.
Me lo ricordo bene il costume rosa a fiori perché è immortalato in una foto alla Ninfa (il setter inglese che mi ha tenuto compagnia attorno ai miei quindici anni), Ninfa che in quell'occasione indossava oltre al suddetto costume, un foulard di mia mamma in testa e un paio d'occhialoni in stile Jacqueline Bouvier.
Cambiando discorso, la società che da sempre mi ha affascinato è la società in accomandita. Mi pare tanto utile, quasi geniale, ma io non ne ho mai vista una, boh, o forse non ci ho fatto caso. Io sono l'ideale accomandatario, quello che lavora che ha le idee, nella vita mi è mancato solo il tizio, l'accomandante, che mettesse i soldi e non s'immistiasse, tutte le volte che son stato lì lì per realizzare un mio ardito progetto.
Ma forse l'accomandante non si è mai presentato per non incarnare una figura dal nome tanto brutto.
Dovremmo lavorarci un po' su questi accomandante e accomandatario se si vuole che 'sta forma di società decolli davvero.

E niente, che dire? Pare che La Linea sia un blog di "COSTUME E SOCIETA'" e, beh, ci tenevo a scrivere un pezzo in tema.

4 febbraio 2015

Ansia da postazione

Il numero di giorni che vanno dalla pubblicazione di un post a quella del successivo è direttamente proporzionale all'interesse che il nuovo post dovrebbe suscitare tra i lettori.
(secondo postulato di Wittgenstein)

Ergo, più tempo passa dall'ultimo scritto più cresce nel blogger sensibile l'ansia da postazione.
Se tieni un blog e lo aggiorni quotidianamente è chiaro che, se non sei Samantha fottuta Cristoforetti, puoi parlare tranquillamente delle piccole cose, di quegli accadimenti spicci che giornalmente vivi o ti capita di osservare, perché il tuo pubblico non ti chiederà di più, non si aspetterà l'evento epocale.
Ma se - vuoi per essere in altre ciambelle acciambellato, vuoi per mancanza di spunti o di voglia, vuoi perché piove c'è il sole e la Madonna la coglie un fiore - l'intervallo di tempo che decorre dall'ultimo tuo post si dilata peggio che l'universo senza che tu
a) abbia ricevuto una telefonata da Papa Francesco
b) sia stato a cena con Gigi Riva
c) abbia trombato la Cucinotta
d) esca in Sellerio con un tuo romanzo
o
e) sia diventato gay
ecco che tirare fuori qualcosa che possa soddisfare le aspettative, in primis le tue, diventa ogni giorno più arduo.
Allora puoi ricorrere al breakpost (*), questo, che azzera il contatore dei giorni rispetto alla tua ultima pubblicazione e ti abbatte il valore dell'ansia da postazione a livelli non più asteriscabili nei referti medici.

(*) È ammesso un solo breakpost a quadrimestre.
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